Qui potrete scoprire le novità nei campi della ricerca e della medicina, il programma delle manifestazioni ed eventi benefici o leggere le cronache degli eventi passati.
La Società SM è qui per voi. Il Coronavirus ha cambiato profondamente la nostra vita quotidiana e continuerà a farlo anche nei prossimi mesi. Le informazioni seguenti servono ad aiutare le persone con SM, e le loro famiglie, a conoscere in modo specifico il Covid-19 in relazione alla SM.
Qual è il rischio di infezione per chi soffre di sclerosi multipla e cosa bisogna considerare in questa situazione, in particolare per quanto riguarda l'uso di terapie che modificano la progressione della SM?
La sclerosi multipla mi accompagna da una ventina di anni, ora ne ho settanta. La SM mi ha lasciata in pace fino ai cinquanta anni, anni vissuti intensamente, fortunatamente, libera e felice. Ho una figlia e un figlio. Ho lavorato in campo socio-educativo, artistico, grafico, nella ricerca artistica e nell’insegnamento.
La fisioterapia può alleviare molteplici sintomi della sclerosi multipla. Tuttavia, si sa molto poco sull’accessibilità della fisioterapia e sulle potenziali barriere che le persone con SM possono incontrare. Un nuovo studio del Registro svizzero SM ha analizzato tali aspetti sulla base dei dati di 1’493 persone presenti sul registro.
La giornata del risotto della Gilda è ormai un punto fermo nell'agenda della Società svizzera SM. Nell'autunno 2020 gli chef della Gilda dei ristoratori svizzeri hanno invitato ancora una volta il pubblico a gustare il loro risotto. Il ricavato di questo evento, com’è ormai noto, va alla Società SM e ad altre istituzioni caritatevoli. Grazie!
Già da molto tempo, la scienza ha rilevato che un’esposizione al sole troppo ridotta e la conseguente carenza di vitamina D costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo della sclerosi multipla (SM). Ora, un nuovo studio ha dimostrato che una significativa carenza di luce solare può anche aumentare il rischio di recidive di SM e provocare un peggioramento del grado d’invalidità.
L’attuale grafico mensile presenta una continuazione rispetto al grafico di gennaio e mostra una panoramica della routine quotidiana delle persone con SM, tenendo conto del loro ritmo alimentare e del sonno. Inoltre, l’articolo fornisce una prospettiva sulle valutazioni future della relazione tra i dati relativi all’alimentazione e il verificarsi della spossatezza.
Allo scopo di valutare e comprendere meglio gli effetti della pandemia di coronavirus sulla vita delle persone con SM, in tutto il mondo sono stati effettuati dei sondaggi utilizzando i Registri SM. Tali sondaggi sono utili per capire in che modo le persone con SM stiano gestendo il pericolo di infezione e cosa è cambiato nella loro vita personale da quando è iniziata la pandemia.
Questa serie è diversa. Non si tratta di terze persone o persone non coinvolte che parlano di SM. Sono le persone con SM che parlano della loro vita e di come convivono con una malattia incurabile, delle loro speranze e delle loro paure. Come la malattia li ha messi di fronte a delle sfide, ma anche come la SM li ha resi più forti. Di quanto siano legate le esperienze buone a quelle brutte.
Da alcuni anni è noto che determinati farmaci contro la SM aumentano il rischio di sviluppare una leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), ovvero un’infiammazione progressiva nel sistema nervoso centrale. Il Prof. Renaud Du Pasquier, medico dell’Ospedale Universitario di Losanna, ha presentato le più recenti scoperte relative alla malattia nel contesto dell’«MS State of the Art Symposium».
Nel loro dialogo, in occasione dell’«MS State of the Art Symposium», il Prof. Dr. Jan Fehr e il Prof. Dr. Milo Puhan dell’Università di Zurigo hanno illustrato l’attività di raccolta delle conoscenze sull’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 e sul Covid-19 (la malattia causata dal virus), svoltasi in vari campi a partire dallo scoppio della pandemia. Conoscenze di cui possono usufruire anche le persone con SM.
Un’analisi condotta in Francia ha ricercato l’eventuale presenza di fattori specifici che, nelle persone con SM, possano aumentare il rischio di contrarre la malattia da Covid-19 e la probabilità di un suo decorso grave. La dottoressa Céline Louapre dell’Hôpital Pitié Salpêtrière di Parigi ne ha presentato i risultati nella sua relazione all’ «MS State of the Art Symposium».
Una parte del registro europeo dei pazienti LEOSS è dedicato alle persone con SM. Sei centri SM svizzeri concorrono attivamente alla raccolta delle informazioni necessarie. Il PD Dr. Robert Hoepner dell’Ospedale Universitario di Berna, in occasione del «SM State of the Art Symposium», ha presentato a nome di tutti i centri svizzeri partecipanti le conclusioni finora tratte da questi dati.
Tra i punti fermi del programma di ogni «MS State of the Art Symposium» non può mancare una panoramica sugli ultimi sviluppi terapeutici. Quest’anno in particolare non si è parlato solo di SM, ma anche delle terapie dei disturbi dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD).
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