Assicurazione per le cure di lunga durata: urge un intervento tempestivo
Novità dalla politica La popolazione continua a invecchiare, in futuro ci saranno sempre più persone bisognose di cure, l’assistenza sanitaria sarà sempre più costosa. Ma chi si assumerà questi costi in futuro? Il finanziamento delle cure è un capitolo fondamentale dell’agenda politica e, al tempo stesso, una questione scottante di cui nessuno desidera occuparsi. Nel 2016 i costi delle cure ospedaliere in Svizzera ammontavano a 9,9 miliardi di franchi, a cui si devono aggiungere i 2,3 miliardi per il servizio Spitex. Secondo l’Obsan, l’Osservatorio svizzero della salute, le spese complessive annue per case di riposo e case di cura, oltre che per l’assistenza Spitex, saliranno da 16,2 a 20 miliardi di franchi da qui al 2030.
L’ordinamento sul finanziamento delle cure è in vigore dal 1° gennaio 2011. Esso disciplina la distribuzione delle spese di assistenza e l’assunzione delle stesse da parte dell’assicurazione malattie obbligatoria (AOMS) oltre che degli assicurati e dei Cantoni. Nonostante l’aumento dei costi, i contributi degli assicuratori malattia alle cure ambulatoriali e ospedaliere sono rimasti invariati dal 2011 fino a diventare del tutto insufficienti, cosicché le spese in eccesso vanno a gravare sui Comuni e sui Cantoni. Questi ultimi reagiscono con misure di risparmio, per cui i fornitori di prestazioni sanitarie in regime ambulatoriale e ospedaliero devono far fronte sempre più frequentemente a costi scoperti, e anche ai pazienti viene richiesto un parziale contributo alla cassa via via più consistente.
Si tratta di una situazione non più sostenibile a fronte del peso crescente delle pressioni sociali e politiche. Nell’estate 2018 il Consiglio federale presenterà una relazione sulla valutazione del finanziamento delle cure. Insieme ad altre organizzazioni interprofessionali attive nel settore delle cure ambulatoriali e ospedaliere e ai rappresentanti dei pazienti l’organizzazione «Inclusion Handicap», di cui fa parte la Società SM, hanno costituito la comunità di interessi (CI) per il finanziamento delle cure. Esso avanza tre concrete pretese:
1. I contributi delle casse malati devono essere periodicamente adeguati all’evoluzione dei costi. I contributi, infatti, fanno riferimento ai costi del 2004 e non sono mai stati aggiornati in base all’inflazione.
2. I Cantoni devono adempiere ai propri obblighi e assumersi i rimanenti costi delle prestazioni sanitarie. È pertanto necessario fissare in maniera omogenea su tutto il territorio svizzero la quota residua di finanziamento.
3. Il termine di legge per le cure acute e transitorie (CAT) deve essere prolungato e i costi di degenza (prestazioni alberghiere e assistenza) devono essere ascritti, come per il suddetto soggiorno ospedaliero, all’assicurazione malattia obbligatoria e ai Cantoni.
Il GI per il finanziamento delle cure è dell’idea che con queste tre concrete modifiche alla Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) saranno gettate le basi per garantire la qualità delle cure e la sicurezza di approvvigionamento dell'assistenza sanitaria per le persone interessate.