Priorità all’inserimento professionale

Novità dalla politica

Il Consiglio federale ha presentato oggi un messaggio equilibrato concernente l’ulteriore sviluppo dell’AI. È rassicurante la priorità data all’integrazione nel mondo del lavoro dei giovani a prescindere dalle misure di risparmio.

Malgrado lo sviluppo continuo dell’AI non convinca in ogni suo punto, l’indirizzo generale appare corretto: il progetto ritiene giustamente come prioritario considerare l’alto potenziale dei giovani con disabilità. Le loro potenzialità sono effettivamente ancora troppo poco sfruttate.

È importante chiedere fermamente una verifica dell’efficacia delle misure d’inserimento. «Cosa succede alle persone con disabilità alla fine delle misure d’inserimento? Hanno ancora un lavoro due mesi dopo? Devono chiedere l’assistenza? In mancanza di cifre concrete, queste domande e altre, non hanno ad oggi una risposta. «L'AI non deve considerare come unico valido criterio quello della diminuzione del numero delle rendite», sottolinea Pascale Bruderer Wyss, Consigliera agli stati e Presidente di Inclusion handicap. E’ soddisfacente e coerente da parte del Consiglio federale riconoscere che ulteriori misure di risparmio non siano necessarie.

Sistema delle rendite lineare: effetti sopravvalutati

Con il sistema di rendite lineare proposto dal Consiglio federale si raggiungerà però solo parzialmente l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Il Consiglio federale prevede di mantenere il diritto ad una rendita intera a partire da un grado d’invalidità del 70%. È inoltre positivo che tale sistema sia principalmente previsto solo per nuovi beneficiari di rendita AI. Succederà quindi che una persona con grado d’invalidità del 62%, non avrà più diritto ad una rendita di tre quarti. Invece di ricevere un massimo di fr. 1‘763 al mese come fino ad oggi, riceverà, al massimo fr. 1‘457 al mese.

Per compensare la perdita finanziaria, le persone toccate dovranno lavorare a tempo parziale conformemente alle loro capacità lavorative. Secondo P. Bruderer Wyss, «per permettere loro di trovare un lavoro, bisognerà migliorare drasticamente le possibilità di accesso al mercato del lavoro. La realtà attuale ci mostra che questo non sarà possibile senza un rafforzato coinvolgimento dei datori di lavoro».

Conferenza sull’integrazione nel mercato del lavoro: miglioramenti prospettati

I datori di lavoro devono assolutamente dimostrare di volersi impegnare maggiormente nel promovimento dell’integrazione professionale delle persone con disabilità. E’ contraddittorio che proprio chi vuole ridurre le prestazioni dell’AI e che è contro qualsiasi obbligo, ha in mano il mercato del lavoro. La «Conferenza nazionale per l’integrazione professionale delle persone con disabilità», promossa dallo scorso mese di gennaio, è una prima tappa che porterà a miglioramenti in questo ambito. Misure concrete saranno adottate entro dicembre. Come rappresentante della Società SM, Inclusion Handicap parteciperà attivamente a questo processo, che è la conseguenza di un postulato di Bruderer Wyss.