Cosa significa per lei la SM?
La SM è una malattia che, nonostante le intense ricerche, lascia ancora molte domande aperte. Come fisioterapista, ho l'opportunità di accompagnare le persone colpite e di offrire loro un aiuto concreto per affrontare la vita quotidiana.
Che connotazione dà all’espressione #inSiemesiaMopiùforti?
Penso innanzitutto alla cooperazione interprofessionale. È molto importante, specialmente con malattie croniche come la SM. Ma purtroppo è ancora difficile da attuare bene. Ciò è certamente dovuto anche alla mancanza di mezzi finanziari per poter rendere conto del tempo trascorso in uno scambio interprofessionale.
Quali sono gli scopi della vostra ricerca?
Con la nostra ricerca vogliamo rafforzare la fisioterapia individuale e specializzata per la SM.
Cosa la ispira a continuare nel suo lavoro e nelle sue ricerche?
Lavorando in studio sorgono sempre nuove domande alle quali dare una risposta.
Se dovesse esprimere un desiderio, cosa vorrebbe dal mondo politico e dalla società?
Vorrei vedere un maggiore sostegno finanziario per i progetti di ricerca in fisioterapia, ma anche una maggiore equità nelle trattative sui punti tariffari (tarmed).