Il virus di Epstein-Barr identificato tra le cause principali della SM
Articoli specialisticiIl Prof. Dr. Alberto Ascherio (Harvard T.H. Chan School of Public Health, Boston, USA), esperto di fama internazionale nell’ambito della SM, attualmente sta concentrando i suoi studi sul presunto ruolo svolto dal virus di Epstein-Barr (EBV) nell’insorgenza della SM. L’EBV rientra tra i virus erpetici ed è molto diffuso. Solitamente il contagio si verifica già nell’infanzia con un decorso per lo più asintomatico. Negli adolescenti e negli adulti, invece, l’infezione può causare la febbre ghiandolare di Pfeiffer (mononucleosi infettiva). Dopo il contagio, il virus rimane in alcune cellule (linfociti B) del corpo umano per tutta la vita.
Da tempo si ritiene che l’EBV rivesta un ruolo nella SM. Studi condotti nel 2001 rivelavano già come le persone che avevano avuto la febbre ghiandolare di Pfeiffer da giovani corressero in seguito un rischio maggiore di contrarre la SM. «Una correlazione analoga non è stata riscontrata per altre malattie infettive come il morbillo, la parotite o la rosolia», afferma il Prof. Ascherio.
Inoltre, la SM si manifesta raramente nelle persone nel cui sangue non sono presenti anticorpi contro l’EBV. Da questa osservazione è nata l’ipotesi che il contagio con l’EBV durante o dopo l’adolescenza possa essere all’origine della SM in soggetti geneticamente predisposti.
Le prove dall’analisi di innumerevoli campioni ematici
Al Prof. Ascherio e al suo team è tornato utile il sistema in uso presso l’esercito degli USA, che prevede il prelievo di un campione di sangue a tutti i militari al momento dell’arruolamento e a intervalli regolari durante la permanenza in servizio, con la registrazione di eventuali casi di SM negli atti dell’esercito. L’esame di questi dati consente di ricostruire l’andamento dei parametri ematici, tra cui gli anticorpi contro l’EBV, nel corso degli anni tra i militari che sviluppano la SM.
Insieme al suo gruppo di lavoro, il Prof. Ascherio ha analizzato più di 62 milioni di campioni di sangue prelevati a oltre 10 milioni di militari alla ricerca di anticorpi contro l’EBV come prova dell’avvenuto contatto con il virus, giungendo alla conclusione che le persone prive di tali anticorpi non venivano colpite dalla SM, a meno di non aver contratto prima il virus. In generale, il rischio di insorgenza della SM aumentava di 32 volte dopo l’infezione da EBV, in concomitanza con un incremento della concentrazione delle catene leggere del neurofilamento (NfL), a evidenziare la presenza di lesioni neurologiche.
Il Prof. Ascherio ha inoltre verificato se tali correlazioni potessero essere riscontrate anche nel caso di un’infezione provocata da un altro virus trasmissibile in modo analogo all’EBV, senza però ottenere alcuna prova in tal senso. «Questo risultato pone l’infezione da virus di Epstein-Barr tra le principali cause della SM», ha dichiarato. Tuttavia, ha sottolineato anche come il rischio di insorgenza della malattia aumenti in presenza di altre componenti, tra cui fumo, sovrappeso durante l’adolescenza, carenza di vitamina D e fattori genetici.
Nuovi progetti di ricerca in programma
Come affermato dal Prof. Ascherio in fase conclusiva, la ricerca si prefigge ora l’ulteriore obiettivo di sviluppare un vaccino per prevenire non il contagio con l’EBV, bensì l’insorgenza della febbre ghiandolare di Pfeiffer, perché così si potrebbe ridurre il rischio di SM. È inoltre necessario studiare ulteriormente i meccanismi con cui l’EBV porta all’insorgenza della SM.
MS State of the Art Symposium
L’«MS State of the Art Symposium», il più importante congresso specialistico sulla sclerosi multipla in Svizzera, è organizzato dalla Società svizzera SM e dal suo Consiglio medico-scientifico. Quest’anno il simposio si è svolto il 28 gennaio 2023 presso il KKL Luzern.