Il ruolo dei fitness tracker digitali nella vita quotidiana delle persone con SM più anziane

Il Registro svizzero SM

I tracker di attività sono uno strumento tecnologico mobile che hanno un grande potenziale per le persone con SM, ad esempio per mantenere e consolidare i risultati ottenuti durante la riabilitazione. Come si sono trovate le persone con SM più anziane nell’uso dei tracker di attività digitali?

Misurazione quotidiana del movimento tramite i tracker digitali di attività

Il grafico di questo mese è dedicato ai tracker digitali di attività e al ruolo che possono rivestire nella vita quotidiana delle persone con SM più anziane. Un tracker digitale è un dispositivo elettronico mobile, indossato perlopiù al polso, che rileva dati relativi all’attività come ad esempio frequenza cardiaca, passi e qualità del sonno. Il grafico del mese si basa sui riscontri di 7 soggetti di età compresa tra i 56 e i 64 anni che hanno partecipato allo studio sulle barriere all’attività fisica per le persone con SM (BarKA-MS). L’indagine, condotta indipendentemente dai sondaggi semestrali del registro SM, è stata realizzata in stretta collaborazione con le cliniche Valens.

Lo studio si è incentrato sull’analisi in tempo reale dell’attività fisica quotidiana dopo un percorso di riabilitazione, rilevata tramite un comune fitness tracker (fitbit). Allo studio hanno partecipato in totale 45 persone con SM ricoverate nelle cliniche Valens per una riabilitazione. I partecipanti presentavano già una capacità di deambulazione ridotta, ma non avevano ancora bisogno di una sedia a rotelle.

Supporto e più motivazione grazie al tracker di attività

Nell’ambito dello studio BarKA-MS, ai partecipanti è stato chiesto regolarmente di illustrare le loro esperienze con i tracker di attività. Dalle risposte emerge che sarebbero soprattutto le persone con SM più anziane a trarre giovamento nella vita quotidiana dall’utilizzo di un tracker digitale, perché indossare al polso questo dispositivo ricorderebbe loro costantemente di mantenersi attive e spesso le motiverebbe a fare qualche passo in più, ad esempio per raggiungere un obiettivo quotidiano.

Altri hanno invece apprezzato in particolare il fatto che il tracker permetta di misurare i progressi compiuti e aiuti a valutare meglio le distanze percorse. Per le persone con SM, un altro aspetto positivo è la possibilità di rilevare una serie di valori, tra cui i più interessanti sono risultati il numero di passi, la frequenza cardiaca e la qualità del sonno.

Naturalmente, questo non vuol dire che i tracker di attività siano perfetti: alcune persone con SM hanno notato delle discrepanze tra il numero di passi rilevati e quelli effettivamente compiuti, mentre altre hanno riscontrato difficoltà di tipo tecnico, ad esempio nell’installare il tracker su un nuovo smartphone.

Tuttavia, i riscontri sostanzialmente positivi mostrano che i tracker di attività possono costituire un valido aiuto quotidiano per le persone con SM, in particolare per quelle anziane. Una volta tornati a casa, i partecipanti allo studio BarKA-MS più anziani si sono detti intenzionati a mantenere i progressi raggiunti durante la riabilitazione o a compiere ulteriori miglioramenti, riconoscendo l’utilità del fitness tracker in tal senso.

Conclusione

Le persone con SM più anziane che hanno partecipato allo studio BarKA-MS hanno apprezzato la possibilità di rilevare la propria attività quotidiana mediante un fitness tracker. Le loro esperienze suggeriscono che l’utilizzo di tracker di attività a prezzi accessibili e facili da utilizzare può aiutare le persone con SM più anziane a mantenersi più attive e a conoscere meglio le proprie abitudini in fatto di movimento.

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