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Il Cammino di… Alyssa: «un passo nella giusta direzione»

Eventi di beneficenza

Abbiamo conosciuto Alyssa nel numero precedente di FORTE e sul sito web della Società SM. In questa intervista ci parla del suo bisogno di fare qualcosa di concreto per le persone con SM. Seguitela, sostenetela e sosterrete la Società SM!

Come mai hai scelto di intraprendere il Cammino di Santiago?

Il desiderio di percorrere il Cammino c’è già da parecchi anni, ma da quando ho ricevuto la diagnosi di SM si è trasformato in bisogno: sento che devo intraprendere questa avventura per superare i miei limiti. Voglio dimostrare, soprattutto a me stessa, che ho in mano le redini della mia vita. Ho solo 26 anni, la mia vita non può essere definita da una malattia. 

Con il Cammino vuoi anche raccogliere fondi a favore della Società SM, come mai?

La Società SM è una risorsa preziosa per le persone con SM e i loro familiari. È una sorta di ringraziamento e riconoscimento che voglio fare. Inoltre, la ricerca ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e grazie a questo posso condurre una vita pressoché normale. È importante che la ricerca vada avanti.

Come e quando hai conosciuto la Società SM?

Subito dopo aver ricevuto la diagnosi, a dicembre del 2018. Sentivo la necessità di informarmi maggiormente su questa invadente compagna di vita e i canali social della Società SM sono stati un validissimo aiuto. La Società SM mi è stata vicina nel primo momento di sconforto totale. Ho partecipato ad alcuni incontri organizzati per potermi confrontare con altre persone con SM. È stato proposto anche un sostegno ai miei familiari e per me questo ha significato tanto, non mi sono mai sentita sola.

Come ti stai preparando ad affrontare il Cammino di Santiago?

L’allenamento principale è ovviamente la camminata. Percorro svariati sentieri con superfici diversificate. Ogni tanto inserisco qualche salita che aumento gradualmente per rafforzare la muscolatura e la resistenza. Vado anche in palestra. Ho pianificato all’incirca i chilometri da percorrere inizialmente per evitare brutte soprese, ma la cosa più importante sarà ascoltare il mio corpo.

Chi ti accompagnerà durante il Cammino?

La mia gemella Giada. Ho deciso di non partire da sola per avere una sicurezza maggiore, essere in due è meglio e poi perché, soprattutto lei, mi è stata vicina sin dai primissimi momenti di sconforto, ancor prima della diagnosi. È un percorso che sento di dover intraprendere insieme. Abbiamo condiviso molte cose durante la nostra vita, più o meno belle, e questa avventura sarà un ulteriore ricordo nel nostro bagaglio. Siamo molto legate malgrado abbiamo caratteri abbastanza differenti, ma ci capiamo con uno sguardo e spesso non ci servono nemmeno le parole per comunicare.

Come gestirai la SM durante questo percorso?

Quando parlo di questa esperienza, spesso la gente è concentrata sulla SM. In realtà l’unica cosa che farò sarà ascoltare il mio corpo e i vari segnali. Se capiterà che non sarò in grado di percorrere un tratto di Cammino, vorrà dire che riposerò, recupererò le forze e adatterò il percorso in base a come mi sento. Nessuno mi obbliga a seguire scrupolosamente un programma specifico, la sfida è solo con me stessa. Per quanto riguarda la terapia, devo solo portare con me le mie pastiglie. Per sicurezza Giada avrà una confezione di riserva nel caso succedesse qualcosa.

Quali sono le tue paure legate al viaggio e cosa ti darà forza nei momenti di difficoltà?

La paura più grande è di non farcela o deludere i miei familiari. Puntualmente però vengo rassicurata. Ovviamente, benché mi sia informata su più fronti riguardo al Cammino di Santiago, l’ignoto è comunque presente e un po’ mi spaventa non avere tutto sotto controllo. Nei momenti difficili penserò a tutto ciò che ho già fatto per arrivare a questo punto, alla persona forte che sono diventata e che nulla mi impedirà di raggiungere ciò che voglio. Sicuramente pensare ai miei familiari e alle persone vicine mi darà molta forza, avere Giada con me sarà un ulteriore stimolo per non abbattermi.

Cosa vuoi dire alle altre persone con SM?

Di non abbattersi e avere fiducia nella ricerca. I giorni bui ci saranno e bisogna accettarli, anche questi momenti fanno parte del percorso di accettazione della malattia. Parlare e condividere le proprie paure con le persone vicine per me è stato un valido aiuto, quindi parlatene.

Come si può sostenere la raccolta fondi?

Tutte le indicazioni possono essere trovate sul sito web della Società SM e sul sito web www.unCamminoperlaricerca.ch. Inoltre, il mio percorso sarà documentato sulla pagina Facebook della Società SM e anche sui miei canali social (Facebook e Instagram). Ogni aiuto per noi è prezioso e anche la condivisione conta molto, sostenetemi anche con messaggi di incoraggiamento sui social!

Il Cammino ti darà anche il tempo per riflettere sulla tua storia personale, sulla tua malattia e sulla vita in generale?

Sarò in compagnia di me stessa e dei miei pensieri per molto tempo, sicuramente rifletterò molto su chi sono, sul mio passato e presente. Non so esattamente cosa aspettarmi, mi farò sorprendere, ma di solito camminando si schiariscono le idee e di chilometri ne avrò da fare!

E allora buon Cammino… Alyssa! 

Conoscete Alyssa e il suo progetto!
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Raccogliamo 3'500 franchi per le 35 tappe che Alyssa dovrà percorrere! Sostenendo Alyssa con una donazione sosterremo tutte le persone con SM!
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