Schriftgröße
Kontrast

Voce ai famigliari curanti

Famigliari curanti - un lavoro a tempo pieno

Il 19 febbraio si è svolto al Palazzo dei Congressi un incontro dedicato ai famigliari. «Voce ai famigliari curanti» è stato organizzato con l’intento di fare esprimere chi svolge questo compito.

Il famigliare curante è una persona che presta quotidianamente, a titolo non professionale, la sorveglianza e l’accompagnamento dei quali una persona dipendente da terzi ha bisogno per continuare a vivere a domicilio. Il famigliare curante aiuta nelle attività della vita quotidiana, nelle cure, nella sorveglianza di un proprio caro, membro della propria cerchia di prossimità, e questo impegno è costante e intenso.

Il ruolo del famigliare curante riveste una grande importanza nella nostra società, a più livelli. Restando nella sfera privata, di sostegno alla persona, oltre alla cura pratica, concreta, tra il famigliare curante e il curato si instaura una relazione intensa, delicata, che può mettere in gioco gli equilibri famigliari e di benessere non per forza del curato, ma spesso del curante. Riconoscendo la loro importanza e la loro potenziale fragilità. Sapendo di quanto sottile possa essere quel filo tesso tra le persone, nostro compito è quello di sostenere. È quello di rafforzare questi fili. Per poterlo fare, occorre dare voce a queste esperienze di vita così comuni, ma spesso troppo nascoste.

Per questa ragione, 10 enti – tra cui la Società SM -che operano sul territorio cantonale hanno deciso  di dare  parola ai famigliari curanti, invitandoli venerdì 19 febbraio come referenti al congresso annuale dedicato al tema. Diversi famigliari curanti si sono intercalati sul palco della sala del palazzo dei Congressi, gremita da più di 300 persone. Un modo per raccontare le loro esperienze, le loro difficoltà, ma anche le loro gioie, la loro determinazione, il loro amore.

Ne è uscita una giornata ricca di spunti, di riflessioni, che ha sensibilizzato i presenti sul tema e ha permesso ai famigliari che si prendono cura dei loro cari di non sentirsi soli, di capire i loro limiti, di non essere gli unici a provare certe emozioni, di poter dire la propria,  in un clima di ascolto. Oltre alle presentazioni, un video-testimonianza girato da Vito Robbiani ha inoltre arricchito la giornata. Nel video anche un famigliare di una persona con SM, che con una certa emozione ripercorre alcuni punti del suo essere famigliare curante: l’impegno, l’ottimismo, la realtà, il riconoscere i propri limiti e il farsi aiutare, il prendere delle scelte e soprattutto l’affetto e l’amore verso chi condivide la propria vita.