Sempre all’Ospedale universitario di Berna, il Dr. Maximilian Pistor e il suo team stanno cercando di capire in particolare se alcuni farmaci contro la SM, come il fingolimod (Gilenya®), hanno la stessa efficacia in uomini e donne, nonché i motivi delle eventuali differenze. Analogamente al siponimod (Mayzent®) e all’ozanimod (Zeposia®), il fingolimod impedisce che il neurotrasmettitore sfingosina-1-fosfato (S1P) si leghi alle cellule immunitarie sui propri punti di contatto. Finora si sa che il livello di S1P è influenzato, perlomeno in parte, dall’ormone sessuale estrogeno.
Sulla base delle storie cliniche di oltre 600 persone con SM, il Dr. Pistor è riuscito a dimostrare che, perlomeno nella fase iniziale della terapia, il genere influisce in qualche modo sull’efficacia, differenza più pronunciata in particolare nelle donne di età inferiore ai 45 anni.
La causa potrebbe risiedere nel fatto che il livello di S1P nel sangue varia a seconda del genere e nelle donne è nettamente superiore rispetto agli uomini. A questo punto si dovrà indagare più a fondo la correlazione esatta di tale osservazione.