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Educazione alla gestione dell’energia nell’ergoterapia

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Avrete sicuramente sentito parlare spesso di ergoterapia e del metodo EGE (Educazione alla gestione dell’energia), ma ne conoscete i benefici? Da qualche anno la Società svizzera SM offre dei gruppi terapeutici in più luoghi del territorio e in collaborazione con ergoterapisti diplomati. Per aiutarci a conoscere meglio questa possibilità terapeutica, abbiamo chiesto a Elisa Ponzio, Ergoterapista SUP, dipl. EGE dell’Ergoterapia il Sole di Roveredo.

Che cos’è l’ergoterapia?

L’ergoterapia è una disciplina paramedica che mira a migliorare la funzionalità e la qualità della vita delle persone che hanno difficoltà nell’esecuzione delle attività quotidiane. Attraverso l’uso di interventi terapeutici, gli ergoterapisti lavorano per migliorare o ripristinare la funzionalità fisica, cognitiva e psicosociale dei pazienti, consentendo loro di partecipare pienamente alla vita di tutti i giorni, lavorativa e sociale. Inoltre, aiutano i pazienti a vivere in modo più indipendente, inclusivo e soddisfacente possibile.

L’ergoterapia si basa sulla comprensione del connubio tra individuo, attività e ambiente, e si concentra sulle competenze, gli interessi e gli obiettivi del singolo paziente. Gli ergoterapisti, gli «esperti del fare», analizzano le attività, valutano le capacità e le limitazioni funzionali dei pazienti nello svolgimento di un dato compito e sviluppano poi un piano di trattamento personalizzato.

In che modo l’ergoterapia è in grado di aiutare le persone con SM?

L’ergoterapia può essere una componente significativa nella gestione della sclerosi multipla, perché aiuta i pazienti a mantenere la loro autonomia e a migliorare la loro qualità di vita. Gli ergoterapisti forniscono un supporto personalizzato, focalizzato sulle esigenze individuali dei pazienti e delle loro famiglie, promuovendo l’indipendenza e l’integrazione nelle attività di vita quotidiana.

Inizialmente, gli ergoterapisti valutano le capacità funzionali del paziente e le aree in cui potrebbe essere necessario un intervento specifico. Possono concentrarsi su diverse sfide legate alla SM, come la gestione della fatica, la debolezza muscolare, i problemi di coordinazione, le difficoltà cognitive e gli adattamenti ambientali.

Ad esempio, possono insegnare nuovi modi di svolgere le attività che richiedono forza fisica, migliorare le abilità di coordinazione delle mani o fornire consigli e adattamenti relativi all’ambiente di lavoro o domestico.

Inoltre, gli ergoterapisti possono fornire supporto nella gestione dell’affaticamento o della stanchezza cronica, la fatigue, che è uno dei sintomi più comuni associati alla SM. Attraverso una specifica formazione, sono in grado di applicare il metodo EGE e dispensare così consigli su come gestire l’energia, organizzare le attività quotidiane e gestire lo stress.

L’ergoterapia può anche incorporare l’utilizzo di ausili e tecnologie assistive per aiutare i pazienti con SM a migliorare la loro indipendenza e le loro abilità funzionali.

Infine, l’ergoterapia non si limita solo all’individuo con SM, ma coinvolge anche i membri della famiglia o i caregiver.

In cosa consiste la terapia EGE e come si svolge?

Il metodo di Educazione alla gestione dell’energia è un trattamento di gruppo condotto da un/un’ergoterapista appositamente formato/a. È stato sviluppato dalle ergoterapiste Andrea Weise e Ruth Hersche nel 2021 nella forma di applicazione ambulatoriale, con il sostegno di Ergotherapie Impulse, Laboratorio di ricerca in riabilitazione SUPSI, Kliniken Valens, REHAB Basel – Klinik für Neurorehabilitation, Società svizzera sclerosi multipla, Stiftung für Ergotherapie, Associazione Svizzera Ergoterapisti.

La fatigue è un sintomo invisibile agli altri, difficile da trattare, che influisce sulle prestazioni in tutti i settori della vita e che porta ad una perdita di partecipazione e di qualità di vita. Nella riabilitazione di persone con fatigue è stato dimostrato che i corsi di educazione incentrati sulle strategie di risparmio energetico nelle attività di vita quotidiana possono ridurre significativamente l’effetto negativo della fatigue nel quotidiano.

Il metodo prevede due manuali, uno per il terapista e uno per il paziente. Quest’ultimo presenta per ogni lezione un riassunto dei temi principali, la formulazione degli obiettivi della seduta, una parte teorica con testi e immagini e infine degli esercizi per il paziente. Gli incontri previsti a distanza di una settimana uno dall’altro sono 7, poi vi è un ultimo incontro a distanza di due mesi. I temi trattati e la struttura del corso sono frutto di un’approfondita analisi degli studi scientifici in merito.

Che giovamento possono trarre le persone con SM grazie a questa terapia?

Per quanto riguarda la mia esperienza, ogni persona che sperimenta fatigue,indipendentemente dalla patologia primaria, termina il percorso EGE con un bagaglio di informazioni e strumenti molto concreti e utili per una maggior qualità di vita. Infatti, il percorso inizia con l’approfondimento della conoscenza in merito al sintomo della fatigue, accompagnando il partecipante verso un cambiamento nel modo di vedere la propria energia a disposizione, nonché a riflettere sulle proprie abitudini quotidiane, sulle attività, sugli ambienti in cui operiamo, per poi ricollegare il tutto e promuovere dei reali cambiamenti nel comportamento del singolo. La finalità è quella di permettere alla persona che sperimenta il sintomo della fatigue di vivere in maggior consapevolezza e con maggior soddisfazione le proprie giornate e settimane, rimanendo in equilibrio tra energia a disposizione e attività svolte. Risulta chiaramente fondamentale la partecipazione attiva della persona, il suo sapersi mettere in discussione e in gioco.

Su prescrizione medica, la terapia è riconosciuta dalle casse malati.

Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.multiplesklerose.ch/it/cosa-offriamo/momenti-informativi-e-manifestazioni/qualsiasi