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Volti della SM: Corina - Segui sempre la luce!

Volti della SM

Mi chiamo Corina e ho 49 anni.

Come ti descriverebbe una persona che ti conosce davvero bene in una frase?
Chi mi conosce bene dice che sono una persona positiva e solare in ogni situazione.

Di cosa ti occupi?
Di professione sono farmacista, ma al momento non lavoro, in quanto la professione richiede di essere performante e non riesco più ad esserlo. Inoltre, essendo la madre di un ragazzo di 14 anni, preferisco occuparmi di lui oltre che di me stessa.

Quali sono le tue passioni?
Leggere romanzi, andare al cinema e fare yoga. Inoltre, mi piace molto partecipare al Centro d’Incontro della Società SM a Viganello con il Gruppo regionale Sottoceneri. Lì ho conosciuto persone fantastiche con le quali è molto bello trascorrere i giovedì pomeriggio e fare attività interessanti.

Quali tratti della tua personalità ti aiutano di più a vivere con la SM?
La resilienza. È una caratteristica che penso accomuni tutte le persone con SM.

Che cosa significa per te la SM?
La SM oramai fa parte della mia vita da 27 anni e un po’ mi sembra di conoscerla, ma è meglio non abbassare mai la guardia.

Come e a che età ti è stata diagnosticata la SM?
Da giovane facevo atletica, quindi quando all’età di 22 anni ho cominciato improvvisamente a zoppicare e ad avere delle strane sensazioni alle gambe (come se dell’acqua vi scorresse sopra) ho pensato fosse una cosa strana, ma ho attribuito tutto alla stanchezza perché avevo iniziato a lavorare in farmacia da un paio di mesi. Successivamente, sono stata da un medico che mi ha prescritto delle vitamine e una settimana di riposo. Dopo di che, ho ripreso normalmente la mia vita senza problemi per altri tre anni.
Tuttavia, quattro mesi dopo la laurea, la situazione è precipitata: non sentivo più i piedi, vedevo una fitta nebbia davanti ali occhi e zoppicavo vistosamente. Mi sono rivolta a un oculista che, inizialmente, mi ha fissato un appuntamento per il mese successivo. Quando però mi ha chiesto se avessi altri sintomi e io, in preda all’angoscia, sono scoppiata a piangere temendo di avere la SM, mi ha consigliato di consultare un medico il prima possibile. Dopo una visita neurologica, una risonanza magnetica e una puntura lombare, è arrivata la diagnosi di sclerosi multipla. Avevo 25 anni.
Quello che ha preoccupato particolarmente il neurologo è stato il fatto che, solo tre mesi dopo, ho avuto un terzo attacco, ancora più grave dei precedenti. È durato per altri sei mesi. Nonostante la terapia a base di cortisone, l’infiammazione al cervello non accennava a diminuire. Era il 2001 e, in quegli anni, non si prescrivevano terapie immunosoppressive già alla diagnosi, ma il neurologo stava valutando un trattamento di secondo livello. Per fortuna dopo 6 risonanze magnetiche e un’ulteriore terapia cortisonica, finalmente l’infiammazione al cervello ha iniziato, lentamente, a ridursi.

Qual è stato il tuo primo pensiero dopo la diagnosi di SM?
Per fortuna non è un tumore incurabile al cervello.

Quali sono i sintomi che ti preoccupano di più?
La mancanza di equilibrio e la spasticità che spesso mi sbilanciano e mi fanno cadere a terra. Purtroppo, mi è successo ancora l’altro giorno: sono caduta sul pavimento di casa camminando in corridoio.

In che modo la SM influisce sulla tua vita quotidiana?
Mi sento spesso stanca e a ogni passo devo concentrarmi tantissimo per evitare di cadere.

In che misura la diagnosi di SM ha cambiato i tuoi piani e obiettivi di vita?
Pensavo di continuare a vivere a Zurigo e lavorare a Basilea, ma la SM ha cambiato i miei piani. Senza un aiuto non riuscivo più a spostarmi né a gestire le attività quotidiane. Avevo anche in mente di trasferirmi a Basilea per lavorare in un’azienda farmaceutica, ma anche quel progetto è dovuto passare in secondo piano.

Hai figli? In che modo ha influito la malattia?
Sì, ho un figlio di 14 anni. Durante la gravidanza è andato tutto bene. Ma dopo il primo mese e la gioia di scoprire di aspettare un figlio ho cominciato ad avere delle strane sensazioni alle braccia fino ad arrivare a non sentirle più del tutto. Facevo anche molta fatica a camminare e dopo pochi passi dovevo sedermi. Al raggiungimento del terzo mese ho potuto finalmente prendere il cortisone.

Se dovessi sederti di fronte a una persona a cui è stata diagnosticata la SM recentemente, cosa le diresti?
Di non preoccuparsi: dopo il buio torna sempre la luce! Non importa quante volte tu cada, riuscirai sempre a rialzarti. E ancora, l’importante è trovare la terapia che vada bene per te.

Nei giorni no, chi o cosa ti dà coraggio e speranza?
Ripongo molta speranza nella ricerca scientifica.

Qual è il tuo rapporto con la Società SM?
La Società SM mi ha aiutato veramente tanto, a partire dalla compilazione della richiesta per ricevere una rendita AI.


Siamo sempre alla ricerca di nuovi volti!

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Allora inviaci un’e-mail con la dicitura «Volti della SM» come oggetto all’indirizzo: info@sclerosi-multipla.ch

e ti invieremo senza impegno le domande dell’intervista per conoscerci senza alcun impegno. Potrai poi decidere con calma se partecipare o meno.

Cordiali saluti, la vostra redazione

P.S. Non vuoi/puoi partecipare, ma conosci qualcuno a cui piacerebbe farlo? Allora diglielo...