Superare i limiti: gareggiare ai campionati svizzeri di go-kart nonostante la sclerosi multipla
News
Con entusiasmo e determinazione, il nostro ambasciatore - che convive con la sclerosi multipla dal 2018 – si prepara a competere a livello nazionale ai campionati svizzeri di go-kart, dimostrando che uno sport come questo è possibile anche con una diagnosi di SM. «L’idea di poter competere ai campionati svizzeri mi entusiasma molto. È una possibilità che si è concretizzata di recente e che mi dà grande carica. Sono consapevole dei miei limiti fisici, ma sono sicuro che potrò dire la mia e, soprattutto, dimostrare che con la sclerosi multipla si può ancora inseguire la propria passione», afferma Jonathan.
Le sfide della competizione
Affrontare una gara di gokart richiede grande resistenza fisica e mentale. Per chi convive con la sclerosi multipla, il problema della fatigue, una stanchezza psico-fisica tipica della SM, è una variabile da gestire con attenzione. «La fatigue è uno dei sintomi più invalidanti della malattia. Devo fare attenzione a non esagerare con gli sforzi, ma per fortuna riesco a sopportarla abbastanza bene quando sono in pista. Forse dovrò riposarmi più dei miei avversari tra una gara e l’altra, ma sono pronto ad affrontare questa sfida.»
La preparazione per il campionato è intensa e include non solo allenamenti in pista, ma anche esercizi di resistenza e simulazioni. «Da poco ho ripreso gli allenamenti in pista e pratico anche sport a corpo libero per migliorare la mia forma fisica. Tuttavia, credo che l’allenamento mentale sia il più importante: utilizzo un simulatore di guida a casa per sessioni di allenamento lunghe per migliorare i riflessi e la concentrazione.»
Una raccolta fondi per realizzare un sogno e sostenere la ricerca sulla SM
Oltre alla preparazione fisica e mentale, c’è anche la questione finanziaria: il karting è uno sport costoso, e partecipare a un campionato nazionale richiede risorse economiche significative. Per questo motivo, ha deciso di lanciare una raccolta fondi. «Già in passato amici e conoscenti mi hanno aiutato, ma ora il sogno di correre nel campionato svizzero è diventato realtà e ho bisogno di un sostegno maggiore. Non si tratta solo di me: come ambasciatore della Società svizzera SM, voglio dimostrare che anche chi è affetto da sclerosi può fare la differenza. Il messaggio che voglio portare, dentro e fuori dalla comunità sportiva, è chiaro: non bisogna mai mollare, nonostante le difficoltà che la vita ci mette davanti», conferma Jonathan con decisione.
Il suo obiettivo non è solo competere, ma ispirare. La sua storia è una testimonianza di resilienza, passione e volontà di superare gli ostacoli. Con il suo impegno, spera di sensibilizzare sempre più persone sulla sclerosi multipla e sulla capacità di affrontare qualsiasi sfida con determinazione.
Un impegno per la ricerca
Una parte del ricavato (10%) della raccolta fondi sarà devoluto alla Società svizzera SM e alla ricerca sulla sclerosi multipla. «La Società SM mi ha aiutato molto nel momento della mia diagnosi, perciò mi sento di fare anch’io qualcosa. Inoltre, spero che un giorno si possa finalmente trovare una cura risolutiva per questa patologia: qualunque contributo che possa accelerare la ricerca medica è per me fondamentale.»
A chi sceglierà di sostenerlo in questa avventura vorrebbe dirgli: «Se esistono ancora persone che credono nei sogni altrui, il loro gesto non sarà mai dimenticato. Cercherò di dare il massimo durante le mie gare, così da valorizzare il più possibile l’appoggio dei miei sostenitori.»
E per chiunque affronti ogni giorno la sclerosi multipla, il suo incoraggiamento è forte e sincero: «Non mollate mai. La vita può sembrare ingiusta a volte, o forse il destino ci ha giocato un brutto scherzo, ma bisogna essere più forti di tutto questo. Nessuna malattia al mondo può cancellare i sogni delle persone.»
Se volete sostenere Jonathan e contribuire alla raccolta fondi, seguite i canali ufficiali della Società svizzera sclerosi multipla per maggiori informazioni, oppure potete accedere al seguente link: gofundme o scansionare il codice QR seguente.
