Quando si parla di attacco nella SM?
- Quando sintomi nuovi o passati (p.es. disturbi visivi o perdità della sensibilità) si sviluppano entro alcune ore o giorni;
- e i disturbi persistono per più di 24 ore;
- e compaiono a distanza di almeno un mese dall’episodio precedente.
Nel corso di un attacco si possono produrre una o più aree nuove di infiammazione o possono riattivarsi quelle già esistenti.
Il cortisone può aiutare
Nel caso in cui durante un attacco i disturbi siano gravi e limitino le attività quotidiane (p.es. disturbi visivi, paralisi) è possibile impiegare il cortisone. In genere una terapia cortisonica ad elevato dosaggio porta ad una rapida regressione dei focolai infiammatori e dei sintomi.
Il cortisone è somministrato dal medico o in clinica per infusione breve (per 3-5 giorni) o in forma di compresse (per più giorni). Il farmaco non è indicato per le terapie a lungo termine, in quanto potrebbe determinare nel tempo fenomeni come l’osteoporosi, il diabete, l’acne ecc.
Il trattamento con cortisone influisce solo sulla remissione dell’attacco, non sul decorso della SM.